Cyberbullismo


CYBERBULLISMO

La rapida diffusione delle nuove tecnologie ha portato con sé nuove occasioni di incontro e interazione, oltre che stravolto le modalità di comunicazione, gli stili di vita, il modo di pensare, la divulgazione del sapere e della cultura. Tuttavia, come è stato constatato anche in occasione del Progetto “Rischi da Nuove Tecnologie” di cui l’Istituto è stato protagonista, accanto a queste opportunità di crescita e arricchimento culturale, i nuovi mezzi di comunicazione di massa portano con sé anche rischi e pericoli e i giovani, purtroppo, sono spesse volte i primi a dover fare i conti con l’aspetto maligno della grande Rete, della telefonia mobile, dei videogiochi.

Il pericolo più recente che si nasconde dietro uno schermo è il cyberbullismo, o bullismo elettronico, termine che indica un atto aggressivo, intenzionale, condotto da un individuo o un gruppo di individui usando varie forme di contatto elettronico, contro una vittima che non può facilmente difendersi. Sono considerati atti di bullismo elettronico l’invio di messaggi scortesi, offensivi, insultanti attraverso e-mail, sms, mms, telefonate sgradite o talvolta mute; la diffusione o pubblicazione online di materiale altamente offensivo e denigratorio, come, per esempio, immagini alterate o fotomontaggi della vittima; l’esclusione intenzionale di un coetaneo da un gruppo online, da una chat, da un game interattivo e da altri ambienti protetti da password, con lo scopo di determinarne una riduzione di collegamenti amicali, popolarità e quindi “potere”; l’ormai famoso fenomeno dell’happy slapping, in cui un ragazzo o un gruppo di ragazzi picchiano un coetaneo mentre altri riprendono con il videofonino l’aggressione, che verrà poi pubblicata in Internet, diventando, così, occasione di condivisione e derisione online.

Ultima revisione il 15-12-2020